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1914-1918
Nell’impero austro-
        ungarico convivevano
 numerose etnie differenti.
Di fatto Austria ed Ungheria
             erano due paesi
       indipendenti, ma uniti
dall’obbedienza ad un unico
                  imperatore.
Fra 1911 e 1913 furono
combattute le cosiddette
guerre balcaniche;
Serbia, Bulgaria e Grecia si
allearono per sottrarre
Albania e Montenegro
all’impero ottomano e
subito dopo entrarono in
guerra fra di loro per la
spartizione di questi
territori.
Inoltre nel 1908 l’impero
austro-ungarico aveva
annesso la Bosnia-
Erzegovina dove viveva un
consistente numero di Serbi.
Nella penisola balcanica erano
da poco diventati indipendenti
    dall’impero ottomano stati
come la Serbia verso i quali sia
l’impero austro-ungarico sia la
         Russia avevano mire di
                     conquista.
Le principali rivalità che determinarono
lo scoppio della prima guerra mondiale
furono:
1) Fra Francia e Germania a seguito
     della sconfitta francese del 1870 (a
     seguito della quale la Francia
     cedette l’Alsazia e la Lorena);
2) Fra Gran Bretagna e Germania per
     la contesa di territori coloniali in
     Africa e per la superiorità
     economica;
3) Fra Russia ed impero austro-
     ungarico per la contesa dei territori
     dell’area balcanica divenuti
     indipendenti dall’impero
     ottomano. La Russia sta infatti
     cercando uno sbocco sul
     Mediterraneo.
4) Fra Italia e impero austro-
     ungarico, poiché i territori del
     Trentino-alto adige e del Venezia-
     Giulia erano ancora in mano
     austriaca;
Nel 1882 si costituisce
 la TRIPLICE ALLEANZA
      di cui fanno parte
  AUSTRIA, GERMANIA
ED ITALIA e nel 1907 la
TRIPLICE INTESA di cui
             fanno parte
        FRANCIA, GRAN
  BRETAGNA E RUSSIA.
28 giugno del 1914 a
Il




Sarajevo, in Bosnia, territorio
dell’impero austro-ungarico,
uno studente serbo-bosniaco
uccise l’erede al trono,
arciduca Francesco
Ferdinando.
L’Austria accusò la Serbia di
aver favorito l’attentatore e,
assicuratasi l’appoggio
dell’alleato impero tedesco,
dichiarò guerra alla Serbia.
http://www.youtube.com/watch?v=7
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Da guerra lampo a
guerra di posizione   I generali tedeschi avevano
                      preparato una rapida guerra di
                      movimento: intendevano
                      puntare direttamente alla
                      conquista di Parigi, prima che la
                      Russia potesse reagire.
                      L’esercito tedesco fu però
                      fermato lungo il fiume
                      Marna, quello che sarà da allora
                      il FRONTE OCCIDENTALE.
                      Il conflitto si trasforma in una
                      logorante guerra di posizione
                      basata soprattutto sull’uso di
                      artiglieria. Si scavano trincee e si
                      costruiscono fortificazioni.
 In un primo momento l’Italia decise di non
  entrare in guerra; la maggior parte del paese era
  contraria all’ingresso in guerra (soprattutto i
  socialisti ed i cattolici) ed anche il governo del
  liberale Giolitti era per il neutralismo.
 Benchè in minoranza, gl’interventisti (molti dei
  quali nazionalisti) organizzarono manifestazioni
  a favore dell’entrata in guerra.
 Il 23 maggio 1915 il re col sostegno della nuova
  maggioranza parlamentare dichiara guerra
  all’Austria.
 L’Italia cambia dunque fronte ed entra in guerra
  contro gli stati coi quali era stata alleata; il
  principale motivo è la speranza di ottenere i
  territori del Trentino Alto Adige, della Venezia
  Giulia, oltre a Fiume e alla Dalmazia.
 Dopo tre anni di guerra estenuante che
  stava mettendo in ginocchio tutti i paesi
  europei coinvolti, la fine del conflitto
  sembrava ancora lontana.
 In quest’anno avvennero due fatti
  rilevanti:
 1) La Russia è costretta a ritirarsi dalla
  guerra perché all’interno del paese è
  scoppiata una rivoluzione che ha portato
  al potere il partito comunista
  bolscevico, deponendo la monarchia.
 2) Entrano in guerra gli Stati Uniti;
  ufficialmente per l’affondamento della
  nave Lusitania a causa di un sottomarino
  tedesco, ma anche perché da tempo gli
  interessi economici americani erano
  legati a quelli dei paesi europei.
 Gli imperi centrali tentarono di sferrare gli
  attacchi finali prima dell’arrivo degli
  americani.
 Così gli italiani furono duramente sconfitti a
  Caporetto, anche perché essendosi liberati del
  fronte orientale contro la Russia, gli austriaci
  potevano concentrare a ovest i propri sforzi.
 http://www.youtube.com/watch?v=3h234hId
  Xsc
 Gli eserciti dell’Intesa riuscirono tuttavia a
  coordinare gli interventi e anche l’esercito
  italiano che sembrava sull’orlo del tracollo, si
  riorganizzò e ebbe la sua rivincita a Vittorio
  Veneto, dove sconfisse gli austriaci.
 Fra l’ottobre e il novembre del 1918 gli eserciti
  degli imperi centrali si arresero
 Crollarono i grandi imperi: quello austro-ungarico, quello russo, quello ottomano, quello tedesco.
 Dall’impero austro-ungarico nacquero la Cecoslovacchia, l’Austria, l’Ungheria, la Iugoslavia. Da territori di
  Russia, Germania , impero austro-ungarico nacque la Polonia.
 L’Italia completò l’unità nazionale con il Trentino, l’Alto Adige, Trieste e l’Istria (ma non Fiume e la
  Dalmazia).
 In Germania venne deposto l’imperatore e nacque una repubblica. L’Alsazia e la Lorena passano alla
  Francia; le colonie tedesche vengono divise fra Francia, Inghilterra e Giappone.
 Dall’impero ottomano nacque la repubblica turca.
Il declino dell’Europa

Alla fine della guerra è chiaro soprattutto che le potenze europee non sono più in
grado di risolvere da sole i loro problemi; infatti l’intervento degli Stati Uniti è stato
determinante. Ciò segna la fine dell’egemonia europea nel mondo.
Alla conferenza di pace di Versailles del 1919 i paesi europei (Francia e Inghilterra,
soprattutto) sembravano più interessate ad umiliare la Germania, che non a creare
un nuovo equilibrio più duraturo.
Gli europei non seguirono i consigli del presidente americano Wilson che li invitava
a seguire il principio di autodeterminazione dei popoli, secondo cui ogni nazione
avrebbe dovuto scegliere il proprio territorio e la propria forma di governo.

Il declino è anche economico. Finita la guerra i paesi europei sono indebitati con
gli Stati Uniti e perdono il controllo dei mercati internazionali. Le colonie asiatiche
diventano motivo di scontro tra USA e Giappone; in India nascono i primi
movimenti indipendentisti; in medio oriente sono nati: la Turchia, l’Iraq, l’Arabia
Saudita, lo Yemen.

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La prima guerra mondiale

  • 2. Nell’impero austro- ungarico convivevano numerose etnie differenti. Di fatto Austria ed Ungheria erano due paesi indipendenti, ma uniti dall’obbedienza ad un unico imperatore.
  • 3. Fra 1911 e 1913 furono combattute le cosiddette guerre balcaniche; Serbia, Bulgaria e Grecia si allearono per sottrarre Albania e Montenegro all’impero ottomano e subito dopo entrarono in guerra fra di loro per la spartizione di questi territori. Inoltre nel 1908 l’impero austro-ungarico aveva annesso la Bosnia- Erzegovina dove viveva un consistente numero di Serbi.
  • 4. Nella penisola balcanica erano da poco diventati indipendenti dall’impero ottomano stati come la Serbia verso i quali sia l’impero austro-ungarico sia la Russia avevano mire di conquista.
  • 5.
  • 6. Le principali rivalità che determinarono lo scoppio della prima guerra mondiale furono: 1) Fra Francia e Germania a seguito della sconfitta francese del 1870 (a seguito della quale la Francia cedette l’Alsazia e la Lorena); 2) Fra Gran Bretagna e Germania per la contesa di territori coloniali in Africa e per la superiorità economica; 3) Fra Russia ed impero austro- ungarico per la contesa dei territori dell’area balcanica divenuti indipendenti dall’impero ottomano. La Russia sta infatti cercando uno sbocco sul Mediterraneo. 4) Fra Italia e impero austro- ungarico, poiché i territori del Trentino-alto adige e del Venezia- Giulia erano ancora in mano austriaca;
  • 7. Nel 1882 si costituisce la TRIPLICE ALLEANZA di cui fanno parte AUSTRIA, GERMANIA ED ITALIA e nel 1907 la TRIPLICE INTESA di cui fanno parte FRANCIA, GRAN BRETAGNA E RUSSIA.
  • 8. 28 giugno del 1914 a Il Sarajevo, in Bosnia, territorio dell’impero austro-ungarico, uno studente serbo-bosniaco uccise l’erede al trono, arciduca Francesco Ferdinando. L’Austria accusò la Serbia di aver favorito l’attentatore e, assicuratasi l’appoggio dell’alleato impero tedesco, dichiarò guerra alla Serbia.
  • 10. Da guerra lampo a guerra di posizione I generali tedeschi avevano preparato una rapida guerra di movimento: intendevano puntare direttamente alla conquista di Parigi, prima che la Russia potesse reagire. L’esercito tedesco fu però fermato lungo il fiume Marna, quello che sarà da allora il FRONTE OCCIDENTALE. Il conflitto si trasforma in una logorante guerra di posizione basata soprattutto sull’uso di artiglieria. Si scavano trincee e si costruiscono fortificazioni.
  • 11.  In un primo momento l’Italia decise di non entrare in guerra; la maggior parte del paese era contraria all’ingresso in guerra (soprattutto i socialisti ed i cattolici) ed anche il governo del liberale Giolitti era per il neutralismo.  Benchè in minoranza, gl’interventisti (molti dei quali nazionalisti) organizzarono manifestazioni a favore dell’entrata in guerra.  Il 23 maggio 1915 il re col sostegno della nuova maggioranza parlamentare dichiara guerra all’Austria.  L’Italia cambia dunque fronte ed entra in guerra contro gli stati coi quali era stata alleata; il principale motivo è la speranza di ottenere i territori del Trentino Alto Adige, della Venezia Giulia, oltre a Fiume e alla Dalmazia.
  • 12.  Dopo tre anni di guerra estenuante che stava mettendo in ginocchio tutti i paesi europei coinvolti, la fine del conflitto sembrava ancora lontana.  In quest’anno avvennero due fatti rilevanti:  1) La Russia è costretta a ritirarsi dalla guerra perché all’interno del paese è scoppiata una rivoluzione che ha portato al potere il partito comunista bolscevico, deponendo la monarchia.  2) Entrano in guerra gli Stati Uniti; ufficialmente per l’affondamento della nave Lusitania a causa di un sottomarino tedesco, ma anche perché da tempo gli interessi economici americani erano legati a quelli dei paesi europei.
  • 13.  Gli imperi centrali tentarono di sferrare gli attacchi finali prima dell’arrivo degli americani.  Così gli italiani furono duramente sconfitti a Caporetto, anche perché essendosi liberati del fronte orientale contro la Russia, gli austriaci potevano concentrare a ovest i propri sforzi.  http://www.youtube.com/watch?v=3h234hId Xsc  Gli eserciti dell’Intesa riuscirono tuttavia a coordinare gli interventi e anche l’esercito italiano che sembrava sull’orlo del tracollo, si riorganizzò e ebbe la sua rivincita a Vittorio Veneto, dove sconfisse gli austriaci.  Fra l’ottobre e il novembre del 1918 gli eserciti degli imperi centrali si arresero
  • 14.  Crollarono i grandi imperi: quello austro-ungarico, quello russo, quello ottomano, quello tedesco.  Dall’impero austro-ungarico nacquero la Cecoslovacchia, l’Austria, l’Ungheria, la Iugoslavia. Da territori di Russia, Germania , impero austro-ungarico nacque la Polonia.  L’Italia completò l’unità nazionale con il Trentino, l’Alto Adige, Trieste e l’Istria (ma non Fiume e la Dalmazia).  In Germania venne deposto l’imperatore e nacque una repubblica. L’Alsazia e la Lorena passano alla Francia; le colonie tedesche vengono divise fra Francia, Inghilterra e Giappone.  Dall’impero ottomano nacque la repubblica turca.
  • 15. Il declino dell’Europa Alla fine della guerra è chiaro soprattutto che le potenze europee non sono più in grado di risolvere da sole i loro problemi; infatti l’intervento degli Stati Uniti è stato determinante. Ciò segna la fine dell’egemonia europea nel mondo. Alla conferenza di pace di Versailles del 1919 i paesi europei (Francia e Inghilterra, soprattutto) sembravano più interessate ad umiliare la Germania, che non a creare un nuovo equilibrio più duraturo. Gli europei non seguirono i consigli del presidente americano Wilson che li invitava a seguire il principio di autodeterminazione dei popoli, secondo cui ogni nazione avrebbe dovuto scegliere il proprio territorio e la propria forma di governo. Il declino è anche economico. Finita la guerra i paesi europei sono indebitati con gli Stati Uniti e perdono il controllo dei mercati internazionali. Le colonie asiatiche diventano motivo di scontro tra USA e Giappone; in India nascono i primi movimenti indipendentisti; in medio oriente sono nati: la Turchia, l’Iraq, l’Arabia Saudita, lo Yemen.